
Una lista di 10 cose (alcune scontate, ma non per tutti) da sapere prima di visitare Istanbul e la Turchia.
1) Istanbul (si scrive con la “n” e non con la “m”) NON è la capitale della Turchia. È stata la capitale dell’Impero Ottomano dal 1453 (caduta di Costantinopoli) fino al 1923. In seguito alla fondazione della Repubblica Turca, infatti, la capitale fu trasferita ad Ankara.
2) Con circa 14 milioni abitanti (contro i 4 di Ankara), Istanbul è la città più grande della Turchia ed una delle più grandi in Europa e nel mondo (secondo alcune stime sarebbe la più popolata d’Europa e la quinta al mondo). Molti turisti si rendono conto delle dimensioni della città solo una volta arrivati; nei casi peggiori se ne vanno senza accorgersene.
3) Istanbul non è solo Sultanahmet. Il centro storico rappresenta una minima parte di questa immensa città. Limitarsi a visitare Sultanahmet – come purtroppo spesso succede – significa non cogliere e non poter apprezzare del tutto la ricchezza e la bellezza di Istanbul. Durante il vostro soggiorno cercate di esplorare anche altri quartieri come Beyoğlu, Fatih, Fener, Balat, Eyüp, Üsküdar e Kadıköy.
4) La città di Istanbul si estende a cavallo di Europa ed Asia. I due continenti sono divisi dallo stretto del Bosforo e collegati da due grandi ponti (un terzo ponte è attualmente in costruzione) e da traghetti. Per andare dall’altro lato non c’è bisogno di alcun documento, né della carta d’identità né tanto meno del passaporto (incredibilmente questa domanda ci è stata posta diverse volte!). La parte europea e quella asiatica non sono due mondi diametralmente opposti: non è che nella europea sembri di stare in Svizzera e in quella asiatica in Siria. Già che ci siamo: Sultanahmet (il centro storico) non è in Asia!
5) Istanbul è una metropoli moderna e cosmopolita dotata di infrastrutture all’avanguardia come i lunghissimi ponti sul Bosforo, un’estesa rete di trasporti pubblici, la metropolitana subacquea (Marmaray), dozzine e dozzine di grattacieli e centri commerciali faraonici, stadi e impianti sportivi, innumerevoli locali alla moda, ristoranti e negozi… D’altra parte, specialmente nella penisola storica di Sultanahmet, ci sono ancora quartieri molto tradizionali, talvolta degradati, ma di grande fascino. Insomma, Istanbul è una città complessa e variegata, ricca di contrasti, da scoprire e apprezzare senza pregiudizi.
6) Fermo restando tutti i limiti e difetti del suo sistema politico (quale paese ne è privo?), la Turchia è un paese democratico e laico. C’è un parlamento, si tengono elezioni, non vige la legge islamica, ci sono una costituzione, un codice civile e uno penale ecc.
7) I turchi non sono arabi. Le prime popolazioni turche erano originarie delle steppe dell’Asia centrale, a decine di migliaia di chilometri dalla penisola araba. La stragrande maggioranza dei turchi è di religione islamica, ma mussulmano non è sinonimo di arabo. Si prega di non confondere le cose. Sarebbe come dire che i brasiliani sono italiani in quanto cristiani.
8) Corollario del punto precedente: i turchi parlano turco, non arabo. La lingua turca non è indoeuropea, né semitica come l’arabo, ma appartiene alla superfamiglia delle lingue altaiche originarie dell’Asia centrale. Tuttavia, per ragioni storiche, culturali e geografiche, nella lingua turca ci sono molte parole di origine araba. Allo stesso modo ci sono molte parole derivate dal persiano, dal francese, dal greco e anche dall’italiano.
9) La valuta corrente a Istanbul e in Turchia è la Lira Turca (sigla TL). Solamente gli esercizi commerciali turistici accettano euro e dollari e mostrano i prezzi in tali valute. Pertanto dovete prelevare lire turche dal bancomat o cambiare i vostri euro in una delle numerosissime agenzie di cambio (döviz) sparse per la città. Un consiglio: cambiate solo l’indispensabile in aeroporto dove il cambio è sfavorevole, aspettate di farlo in città. Se intendete cambiare cifre molto ingenti, le agenzie di cambio che offrono il tasso più conveniente sono dentro il Gran Bazar.
10) La cucina turca non si riduce solo al kebab così come la cucina italiana non è solo pizza e pasta. L’arte culinaria turca, erede di quella ottomana, fonde elementi delle cucine dei territori che facevano parte del grande Impero ottomano, dal Mediterraneo al Caucaso passando per i Balcani e il Medio Oriente. Il panorama gastronomico della Turchia è caratterizzato dalla presenza di molte cucine regionali, molto diverse tra loro. Oltre ai vari tipi di kebab, ci sono decine e decine di piatti da provare assolutamente: mezes, pide, lahmacun, mantı, köfte, kokoreç, gözleme, baklava, künefe solo per citarne alcuni.