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TOUR GALATA E EMINONU

Itinerario a piedi tra la Istanbul moderna e quella antica
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Zona: Beyoğlu e Eminönü (abbinabile a crociera sul Bosforo o sul Corno d’Oro)
Attrazioni principali: Piazza Taksim, Istiklal Caddesi, Chiesa di Hagia Triada, Chiesa di Sant’Antonio da Padova, Museo di Pera, Museo dei Mevlevi, Torre di Galata, Moschea Arap, Museo degli Ebrei di Turchia, Ponte di Galata, Nuova Moschea, Bazar delle Spezie
Luogo d’inizio/fine: Piazza Taksim / Eminönü
Durata: 7 ore circa
Trasporto: a piedi
Budget: Museo di Pera 15 TLTorre di Galata 19 TL + Museo dei Mevlevi 10 TL + Museo Ebraico 10 TL

Il Tour Galata e Eminönü si svolge nella parte più dinamica e vivace della città. Questi quartieri, infatti, hanno costituito per secoli il fulcro commerciale e finanziario dell’Impero Ottomano. A Beyoglu – un tempo noto come Galata o Pera – possiamo ancora ammirare l’eredità cosmopolita lasciataci dalle diverse comunità che qui vivevano, in particolare greci, levantini, armeni ed ebrei. Tra grandi palazzi in stile occidentale, chiese, sinagoghe, centri commerciali e gallerie d’arte, spicca la Torre di Galata, testimonianza dell’antica e gloriosa colonia genovese. Attraversando il Corno d’Oro dal ponte di Galata, arriviamo a Eminönü, dove sorgono grandi e famosi monumenti come la Nuova Moschea e il Bazar delle Spezie.

Il tour può essere svolto in circa 7 ore a seconda dei monumenti che si desidera visitare e della lunghezza delle soste. L’itinerario può essere abbinato alla crociera sul Bosforo o alla crociera sul Corno d’Oro.

Nella mappa in basso sono indicati i punti d’interesse e un percorso approssimativo da seguire. Tenete presente che orientarsi nei vicoli di Galata è tutt’altro che facile, pertanto è consigliabile servirsi del gps o di una mappa dettagliata.

DESCRIZIONE ITINERARIO

Monumento Repubblica_Taksim

Il Monumento alla Repubblica

Il tour comincia da Piazza Taksim, termine che significa “distribuzione”, in quanto, a partire dal 1732,  in questo punto veniva raccolta l’acqua per essere distribuita al resto della città. Una grande cisterna, oggi adibita a spazio espositivo, è tuttora presente all’inizio di Istiklal Caddesi. Il muro della cisterna è abbellito da delle fontane che si illuminano la sera. Il lato nord della piazza è delimitato dal Parco Gezi, salito alle cronache per gli scontri tra manifestanti e polizia del 2013. Sulla piazza si affacciano anche il lussuoso Marmara Hotel e il Centro Culturale Atatürk, edificio degli anni ’60 destinato probabilmente ad essere demolito nell’ambito del progetto di rinnovamento di Taksim. Al centro della piazza sorge il Monumento della Repubblica (Cumhüriyet Anıtı), realizzato dagli italiani Pietro Canonica e Giulio Mongeri e inaugurato nel 1928.

Accanto al monumento ferma il Nostaljik Tramvay, un tram d’epoca restaurato e rimesso in funzione negli anni ’90. Il tram, sicuramente una delle icone di Istanbul, percorre il viale pedonale Istiklal Caddesi (Viale dell’Indipendenza) per tutta la sua lunghezza (1,6 km). Si dice che oltre un milione di persone passi da questa strada ogni giorno. Non è difficile crederlo guardando la folla oceanica che riempie i suoi innumerevoli negozi, ristoranti, centri commerciali e gallerie. Nella prima traversa a sinistra (Meşelik Sokağı) si erge la più grande chiesa greco-ortodossa di Istanbul: Hagia Triada (Santa Trinità). Edificata nel 1880, data la sua mole, si vede immediatamente già dalla piazza.

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Çiçek Pasajı

Camminando lungo Istiklal Caddesi, un tempo nota come Grand Rue de Péra, possiamo ammirare tanti splendidi palazzi d’epoca in diversi stili architettonici che oggi ospitano per lo più centri commerciali, negozi e ristoranti ma anche alcuni istituti di cultura e consolati. Appena dopo il consolato greco, sulla destra vediamo l’elegante Çiçek Pasajı. In origine questo era un teatro, ma in seguito ad un incendio la struttura fu convertita in una bellissima galleria con ristoranti e locali. Subito dopo c’è il Balık Pazarı (mercato del pesce), dove si trovano un paio di pescherie, alcuni ristoranti, fast-food e bancarelle che vendono souvenir. Gli amanti del cibo di strada qui possono assaggiare delle cozze (ripiene di riso o fritte) o il kokoreç (panino farcito con interiora di pecora arrostite, soffritte e speziate). Facendo attenzione, tra i negozi scoviamo un alto portone nero dal quale si accede alla chiesa armena di Üç Horan (1838). Prima della chiesa, sul lato opposto si apre l’Avrupa Pasajı, una galleria neoclassica finemente decorata con due schiere di statue. Attraversata la galleria girate a sinistra per tornare su Istiklal, dove notiamo subito il gigantesco portone verde del Liceo Galatasaray, il più antico della Turchia (1481), in cui viene impartita un’educazione in turco e francese. Appena superato l’incrocio, sulla destra c’è l’Hazzo Pulo Pasajı, un tea garden dall’atmosfera vivace, molto frequentato da studenti.

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Chiesa di S. Antonio da Padova

Proseguendo dritto arriviamo alla Chiesa di S. Antonio da Padova, che risalta con la sua facciata in mattoni rossi in stile neogotico veneziano. Si tratta della più importante chiesa cattolica di Istanbul, realizzata nel 1912 dagli architetti De Nari e Mongeri con i fondi dell’allora numerosa comunità levantina della città. Una statua nel cortile ricorda i dieci anni che trascorse qui Giovanni XXIII. A questo punto gli appassionati d’arte possono fare una deviazione per visitare l’interessante Museo di Pera (mar-sab 10-19; dom 12-18; chiuso il lunedì; 15 TL). Questo elegante palazzo ospita un’importante collezione di dipinti orientalisti, preziose ceramiche e pesi e misure. Per raggiungere il museo proseguite su Istiklal, entrate nella galleria Odakule, attraversatela e girate a sinistra. Tornati su Istiklal, continuando nella stessa direzione, noterete sulla sinistra una cancellata artistica che segnala la presenza di un’altra chiesa cattolica, S. Maria Draperis. Alla fine di Istiklal Caddesi c’è la stazione del Tünel, una funicolare sotterranea (la terza più antica metropolitana al mondo, costruita nel 1876) che percorre il breve ma ripido tratto dai piedi alla cima della collina. Di fronte all’entrata della stazione troviamo Tünel Pasajı, un’altra bella galleria con alcuni bar e locali alla moda. La prosecuzione di Istiklal è Galip Dede Caddesi, una via lastricata, fiancheggiata da palazzi antichi e negozi di strumenti musicali, souvenir, succhi di frutta, di abbigliamento e accessori alternativi. Dopo pochi metri, sulla sinistra notiamo la Casa-Museo dei Mevlevi (Galata Mevlevihanesi: apr 15 – 1 nov 9 – 19; 1 nov 15 apr 9 -17; 10 TL), meglio noti come dervisci rotanti. Oltre a visitare il museo, è possibile assistere alla cerimonia dei dervisci (sema) nel suggestivo tekke ottagonale in legno che si tiene la domenica alle 17 (prezzo 50 TL).

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Torre di Galata

Ad un certo punto Galip Dede dà su una piazza (Galata Meydanı) dominata dall’imponente Torre di Galata (9-20; 19 TL). Nel 1348 i genovesi eressero la Christea Turris – questo il suo nome originario – a difesa della loro colonia. La struttura costruita dai genovesi sostituì una precedente torre bizantina del V secolo, che era andata distrutta durante il sacco di Costantinopoli ad opera dei Latini (1204). In epoca ottomana l’edificio fu usato come torre di avvistamento degli incendi e come prigione. Secondo il racconto di Evliya Çelebi, un pioniere dell’aviazione di nome Hezarfen Ahmet Çelebi si lanciò dalla torre e servendosi di ali artificiali sorvolò il Bosforo e atterrò ad Üsküdar, a 6 km di distanza, sul lato asiatico. A parte la splendida vista a 360° all’interno c’è ben poco da vedere. Un’ottima alternativa alla torre è offerto dalla terrazza di Galata Konak (Hacı Ali Sok.), un caffè-ristorante che si trova nelle immediate vicinanze della torre e offre un panorama magnifico.

A questo punto del tour, per orientarvi nei vicoli labirintici, usate il gps o una mappa. A due passi da Galata Konak, in Bereketzade Cami Sok., vediamo una struttura simile ad un castello. Si tratta del Beyoğlu Hospital, che fu costruito nel 1904 dal governo britannico per assistere i suoi marinai impegnati nella guerra di Crimea. Dall’insolita torre di avvistamento, il personale medico poteva essere informato della presenza di malati o feriti a bordo delle navi. Notiamo anche i motivi marinareschi con cui è decorato il vialetto d’ingresso. Vicinissima all’ospedale è la moschea di Bereketzade, ricostruita nel 2006 sulle rovine della struttura originaria. Oltre a quella levantina a Galata prosperava una florida comunità ebraica, di cui sono presenti molte tracce. Purtroppo, per motivi di sicurezza, tutte le sinagoghe di Istanbul possono essere visitate solo prenotando in anticipo. La sinagoga Neve Shalom (in Büyük Hendek Cd.), almeno all’esterno, è un edificio moderno e abbastanza anonimo. Più appariscente è la Sinagoga degli ebrei italiani, dalla facciata gotica (in Sair Ziya Paşa Sok.). Per arrivarci, imboccate Kule Çk. (nei pressi dell’ingresso della Torre di Galata) e girate nella prima traversa a sinistra (Laleli Çeşme Sok.). All’angolo tra questa viuzza e Sair Ziya Paşa Sok. sopravvive nel degrado una curiosa fontana in stile Art Nouveau del 1905. Girate a sinistra e vi trovate di fronte alla sinagoga. Nello spiazzo accanto al luogo di culto giacciono le rovine di una torre circolare e di un tratto di mura delle fortificazioni genovesi.

Chiesa Santi Pietro e Paolo

Chiesa SS. Pietro e Paolo

Ritornati alla torre, prendiamo la discesa di Galata Kulesi Sok. Il ristorante Galata House (o Galata Evi), sulla sinistra, fu una prigione inglese tra il 1904 e il 1919. Appena più giù, sulla destra, notiamo il portone in legno della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo (Galata Kulesi Sok.), fondata dai frati dominicani nel 1476 e ricostruita più volte in seguito a incendi. L’edificio attuale risale al 1843 e per visitarlo bisogna citofonare. Questa stradina si incrocia con Kart Çınar Sok. Girando a destra scoviamo Senpiyer Han (Palazzo S. Pietro), un palazzo abbandonato appartenuto ad un ambasciatore francese, come testimoniano due emblemi araldici ancora visibili sul muro. Girando a sinista, all’angolo tra Kart Çınar Sok., Galata Kulesi Sok. e Bankalar Cd. sorge l’antico Palazzo del Podestà (1315), ridotto in rovina e attualmente circondato da lamiere. Ispezionando tra le lamiere possiamo notare l’emblema della Repubblica di Genova. Come ricorda una targa, anche l’edificio di fronte è un monumento genovese datato 1314. La targa non specifica cosa fosse, ma pare si tratti della camera di commercio, mentre oggi è sede di un’associazione culturale.

Schneidertempel interno

Galleria d’arte Schneidertempel

Proseguendo nella stessa direzione si arriva alle artistiche scale di Camondo che collegano Berektzade Medresesi Sok. a Bankalar Cd. Avram Camondo, un facoltoso banchiere e filantropo ebreo di origini veneziane, commissionò questa scalinata per accorciare il tragitto da casa sua al suo luogo di lavoro. Prima di scendere le scale potete fare un salto alla Schneidertempel Art Gallery (in Felek Sok., il primo vicolo a destra appena più in alto delle scale), una sinagoga di fine ottocento convertita in galleria d’arte. Continuando su Felek Sok. sulla sinistra vediamo un grande palazzo rosso e bianco che era una delle residenze della famiglia Camondo. Pregevole è anche la vicina Sinagoga Ashkenazita in Yüksek Kaldırım Cd., la parallela di Hacı Ali Sok., alla quale si accede da una scalinata. Ora torniamo indietro e scendiamo le scale di Camondo per ammirare gli splendidi palazzi di Bankalar Caddesi (anche conosciuta come Voyvoda Cd.), la strada che costituiva il centro finanziario dell’Impero Ottomano. Tra i tanti bei palazzi, spicca la Banca Ottomana, risalente agli ultimi anni del XIX secolo. L’edificio è sede di SALT Galata (ingresso gratuito), un moderno centro studi e spazio espositivo che include l’interessante Museo della Banca Ottomana. Nelle volte della banca è possibile curiosare tra casseforti, fasci di banconote e migliaia di documenti. Accanto alla Banca Ottomana c’è il palazzo delle Assicurazioni Generali.

Moschea Arap

La Moschea Arap

Da Bankalar Cd. giriamo a sinistra in Perşembe Pazarı Cd. e poi ancora a destra in Galata Mahkemesi Sok. per raggiungere la Moschea Arap, facilmente individuabile dal possente minareto-campanile. Nel 1325, sulle rovine di precedenti templi cristiani, i dominicani edificarono una grande chiesa. In seguito alla conquista ottomana, i frati furono trasferiti nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo e tra il 1475 e il 1478 l’edificio fu convertito in moschea. Successivamente la moschea fu concessa ai mussulmani arabi della penisola iberica che si erano rifugiati a Istanbul in seguito alla riconquista cristiana del XVI secolo. Da qui il nome attuale di questo edificio sui generis: Moschea Araba, un raro esempio di architettura gotica a Istanbul.
Seguendo il vicolo che si apre davanti al minareto, sbuchiamo su Tersane Cd. e non appena giriamo a sinistra, svorgiamo sul lato opposto della strada il vetusto Galata Bedesteni, un bazar a nove cupole del XV secolo, attualmente impiegato come magazzino dai negozi di ferramenta della zona. Continuiamo a camminare su Tersane Cd. e ci infiliamo nell’ultimo vicolo a sinistra prima dell’incrocio (Perçemli Sok.). Il palazzo in mattoni rossi alla fine del vicolo è il Museo degli Ebrei di Turchia (chiuso il sabato; lun-giov 10-16; ven e dom 10-14; 10 TL). Ospitato nell’ottocentesca ex sinagoga Zullfaris, il museo ripercorre gli oltre 500 anni di presenza ebraica in Turchia. Sull’ampio viale per cui passa il tram (Kemeraltı Caddesi) si affacciano numerosi palazzi di pregiata fattura come il Nordstern Han, la neoclassica Ziraat Bank e il Karaköy Palas (sede della Yapı Kredi Bank) in stile neo-bizantino, opera del levantino Giulio Mongeri.

Chi vuole può concedersi una dolce pausa assaggiando il baklava della vicina pasticceria Güllüoğlu – da molti considerato il migliore di Istanbul –  oppure pranzare in uno degli ottimi ristoranti di Karaköy. Per uno spuntino veloce potete provare un balık ekmek (panino con pesce grigliato) nel caratteristico mercato del pesce che si trova in riva al mare, sul lato destro del Ponte di Galata.

La Nuova Moschea Photo by David Jones

La Nuova Moschea Photo by David Jones

Dal ponte di Galata possiamo ammirare lo splendido panorama cittadino: la penisola storica di Sultanahmet, il quartiere di Galata, il Corno d’Oro e naturalmente il Bosforo e il lato asiatico di Istanbul. Di fronte a noi si erge maestosa Moschea Nuova (o della Nuova Madre), una delle più grandi e belle della città. Affianco alla moschea c’è il coloratissimo e vivacissimo Bazar delle Spezie. In turco è chiamato “mercato egiziano”, in quanto fu costruito con i proventi della campagna ottomana in Egitto. All’interno ospita decine e decine di negozi che oltre alle spezie vendono gioielli, scialle, dolciumi, frutta secca, sapone e souvenir. Dal lato opposto della piazza si trova un’altra moschea, più piccola ma anch’essa molto bella: la moschea di Rüstem Pascià, il cui interno è decorato da meravigliose maioliche. L’intera area alle spalle della moschea è occupata dal grande mercato di Tahtakale, le cui origini risalgono addirittura all’epoca bizantina. Nelle stradine del mercato potete acquistare un’infinità di prodotti diversi a prezzi molto contenuti, dal momento che la clientela è costituita principalmente da gente del posto.

Informandovi in anticipo sugli orari (orari breve crociera Bosforo Şehir Hatları; orari traghetto Corno d’Oro), potete concludere il giro con una crociera sul Bosforo o una più breve crociera sul Corno d’Oro. Guardando la Torre di Galata, il molo di partenza della crociera sul Bosforo è alla destra del ponte, quello per la crociera sul Corno d’Oro alla sinistra.

N.B. Tutti gli itinerari di guidaistanbul.it sono presentati per poter essere svolti  in modo indipendente da chiunque lo desideri. Nella descrizione sono riportati tutti i luoghi di maggiore interesse con relative informazioni, orari e prezzi d’ingresso; i posti dove mangiare e fare una pausa, il percorso da seguire, i mezzi di trasporto da prendere ecc. È fornita anche una mappa per facilitarvi le cose.
Se preferite, potete svolgere questi ed altri itinerari in compagnia di guide turistiche professionali e locali, che conoscono a fondo Istanbul. Inutile dire che la presenza di una guida offre un valore aggiunto alla vostra esperienza. Avere qualcuno del posto che vi illustra la storia millenaria di Istanbul, vi introduce alla cultura turca, vi spiega le varie sfaccettature della Turchia di ieri e di oggi, vi fa da interprete e soprattutto vi evita di perdervi in continuazione 🙂 è un vantaggio da non sottovalutare.
I tour guidati sono condotti esclusivamente in piccoli gruppi. Tutti gli itinerari possono essere personalizzati in base alle vostre preferenze ed esigenze (orario di inizio, durata, tappe, soste). Se desiderate una guida turistica ad Istanbul che vi conduca alla scoperta di questa meravigliosa città, inviateci un’email e saremo lieti di aiutarvi.

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