info@guidaistanbul.itUna guida pratica per conoscere Istanbul

BREVE STORIA DI ISTANBUL

Home / BREVE STORIA DI ISTANBUL

Quella che segue è una breve storia di Istanbul, utile per chi si accinge a visitarla.

Istanbul è stata per secoli uno dei “centri” del mondo: prima come capitale dell’Impero Romano d’Oriente a partire dal IV secolo, poi durante tutto il Medio Evo fu al centro dell’immenso Impero Bizantino ed infine capitale dell’Impero Ottomano, che nel suo momento di massima estensione arrivava fino alle terre dell’Eritrea, del Marocco ed alle porte di Vienna.

La storia ufficiale di Istanbul inizia nel VII secolo a.C., quando fu fondata da alcuni coloni greci di Megara sotto il nome di Bisanzio. Pur riservando un ruolo rilevante all’interno della Lega Ellenica prima, e dell’Impero Romano poi, la città si trovava ad un piano inferiore rispetto ad altre megalopoli dell’epoca come Pergamo e Efeso. Fu con la sua “ri-fondazione” sotto il nome di “Nova Roma” da parte di Costantino nel 330 d.C. che la città iniziò ad assumere un’importanza centrale negli assetti del Mediterraneo. Oltre a dare alla città il titolo di capitale dell’Impero Romano d’Oriente, Costantino ordinò una  serie di grandi opere che diedero un forte impulso alla crescita della città.

santa-sofia

L’antica basilica bizantina di Santa Sofia, oggi museo

Grazie alla sua posizione geografica a cavallo tra due mari e due continenti, al suo titolo di capitale ed a più ampie dinamiche globali, Costantinopoli diventò il centro del Mediterraneo e di un Impero che si estendeva dall’Italia all’Anatolia, fino alle coste dell’Africa. Mentre le sue poderose mura (visitabili tutt’oggi, a poche chilometri dal centro storico) la protessero nei secoli dalle invasioni di arabi, bulgari e serbi, i commerci e la forza del suo esercito la resero una città molto ricca e potente. L’epoca romano-bizantina della città durò circa 11 secoli ed ha lasciato alla città numerosi monumenti, tra cui la maestosa basilica -oggi museo – di Santa Sofia (Hagia Sofia), le Cisterne sotterranee o la bellissima Chiesa di Chora.

Nel 1203 assistiamo ad uno degli avvenimenti chiave della città, ossia la presa da parte dell’esercito franco-veneziano, con conseguente allontanamento della dinastia bizantina (che tornerà circa mezzo secolo dopo). Tutt’oggi, se vi capitasse di passare per Venezia, potrete ammirare una grande quantità di reperti bizantini che furono razziati dagli invasori e portati in laguna. Questa data è considerata da molti come l’inizio del decadimento di un lento decadimento dell’impero, che lo porterà alla caduta dopo circa 2 secoli e mezzo. La data di “morte” della Costantinopoli bizantina fu il 29 Maggio 1453, giorno in cui Maometto II sultano ottomano conquistò la città dopo mesi di lungo assedio.

Mentre negli ultimi due secoli di vita l’impero bizantino e Costantinopoli si trovavano in una situazione di netto decadimento, la conquista ottomana ridiede impulso ai commerci, facendo confluire immense ricchezze del nuovo impero Ottomano che si trovava in una fase di veloce espansione. Una delle mosse vincenti del sultano fu anche quella di voler mantenere buoni rapporti con i vari gruppi etnici che popolavano l’impero, ma sopratutto la città. I più importanti (o meglio, i più ricchi) erano gli italiani “levantini” (in particolare Veneziani e Genovesi) che popolavano la colonia di “Galata”, separata dal centro di Costantinopoli dal Corno d’Oro; ad essi si devono aggiungere greci (storicamente la comunità più numerosa della città), armeni ed ebrei, accolti in massa nella città dopo la cacciata da parte degli spagnoli alla fine del XV secolo. Le diverse comunità che popolavano la città, contribuirono a rendere la città e l’impero una potenza estremamente dinamica ed a collegarli con gli imperi del centro e sud Europa. In alcuni quartieri storici della città come Pera, Besiktas, Cihangir, Kadikoy e Kurtulus (Tatavla) si può respirare ancora l’atmosfera di queste diverse comunità con i relativi stili architettonici, monumenti e luoghi di culto.

La Torre di Galata, al centro dell'omonimo quartiere genovese della città ad Istanbul

La Torre di Galata, al centro dell’omonimo quartiere genovese della città di Istanbul

Se nella prima fase di espansione (fino alla conquista della città) la chiave del successo ottomano fu sopratutto il suo potente esercito, successivamente fu il commercio a portare nuova linfa vitale all’impero, il cui centro nevralgico si trovava proprio a Costantinopoli. Grazie al controllo dell’Anatolia, del Mar Nero, delle coste del Nord Africa e del Mar Rosso, l’Impero Ottomano riuscì a realizzare grossi profitti ed arricchire i suoi commercianti (sopratutto veneziani, genovesi e greci ottomani). Gran parte dei traffici di prodotti come pepe nero, caffè, schiavi e seta passavano infatti per i territori dell’impero, ed in particolare per la sua capitale, in cui venivano lavorati e poi smistati verso l’Europa.

Impero ottomano alla fine del XVIII secolo

Impero ottomano alla fine del XVIII secolo

Come gli imperatori bizantini prima di loro, anche i sultani ottomani misero mano alle loro immense ricchezze per rendere grandiosa città, facendo costruire opere destinate ad affascinare i cittadini di Costantinopoli ed i visitatori nei secoli. I sei minareti della bellissima Moschea Blu, la Moschea di Solimano, il Gran Bazar ed il Palazzo del sultano di Topkapi sono solo le più famose del vasto numero di capolavori artistici ed architettonici risalenti al primo periodo dell’Impero Ottomano visibili in città. Ad essi vanno ad aggiungersi quelli del “Secondo periodo” dell’Impero, dove si nota invece un’importante influenza da parte delle correnti artistiche europee e che trova il suo esempio significativo nella nuova residenza imperiale di Dolmabahce.

Come fu per l’Impero Bizantino, anche l’Impero Ottomano conobbe nei secoli un lento decadimento, che portò infine alla caduta dell’impero nel 1922 ed alla fondazione della Repubblica di Turchia. Nel XX secolo il nome della città fu trasformato in Istanbul, come viene chiamata tutt’oggi la città. Pur rimanendo la città più importante della nuova Repubblica, Istanbul perse il suo ruolo di capitale a favore di Ankara.

Oggi Istanbul vive un momento di profondi cambiamenti, legati sopratutto alle politiche cittadine e dello stato turco, oltre che delle dinamiche dell’area. Se da un lato la città si sta aprendo culturalmente ed economicamente all’esterno, destandosi dai periodi bui dei regimi militari degli anni 70′ ed 80′; dall’altra la speculazione edilizia e politiche fallimentari di pianificazione urbana stanno portando alla progressiva perdita di importanti aree storiche della città, oltre che al suo collasso dal punto di vista del traffico. Malgrado tutto, grazie alla sua storia e la sua bellezza unica, Istanbul continua ad attrarre ed affascinare turisti e visitatori di tutto il mondo, facendone una delle prime mete turistiche al mondo.

Tramonto sullo sfondo dell'area storica di Sultanahmet, famosa per le sue moschee e minareti

Tramonto sullo sfondo dell’area storica di Sultanahmet, famosa per le sue moschee e minareti

Contact Us

We're not around right now. But you can send us an email and we'll get back to you, asap.